Oggi desidero condividere due esempi per far emergere come la padronanza della comunicazione sia fondamentale nella relazione con gli altri.
Primo esempio
Lucia, titolare di uno studio professionale di successo, mi ha chiesto aiuto per comunicare in maniera efficace con le sue persone. Come da prassi, mi sono fatta raccontare la sua storia. Ha uno studio legale avviato da più di una quindicina d’anni. L’ho conosciuta che stava ancora studiando e ricordo molto bene quando mi ha accolta entusiasta per la prima volta nel suo nuovo studio.
Ora che la squadra si è ampliata, la sua sfida come leader è di mantenere il clima leggero e l’energia dei primi tempi.
Mi dice che ha difficoltà nel gestire sia le collaboratrici che tirano indietro che quelle che tirano avanti, in particolare da quando ha inserito una nuova figura molto capace, che ha aumentato la pressione e creato tensioni che prima non c’erano. Scopro che non fa colloqui periodici con i suoi collaboratori e talvolta sceglie di non dare compiti, attivandosi in prima persona, perché teme le risposte che le persone le daranno.
Mi chiede, “come faccio a dire le cose senza sentirmi a disagio?”
Secondo esempio
Con un team di commerciali, in azienda, stavamo esplorando nuove azioni da mettere in campo per lavorare meglio insieme.
Una di loro, forse in difficoltà all’idea di cambiare abitudini, risponde così alle proposte “però è molto difficile fare questo, in particolare in contesti di team già formati e con dinamiche consolidate come il nostro”. Cosa si nasconde dietro questo modo indiretto di dire le cose? Convinzioni e non detti personali che è necessario far emergere per non far morire i progetti prima ancora che nascano e mantenere motivazione anziché alimentare scuse.
Quante volte accade, di fronte alla possibilità di mettere in campo nuove azioni e comportamenti che si assista a episodi di resistenza da parte di uno o più componenti di un gruppo?
Ecco perché i due casi…
Sono due esempi collegati per far vedere quali problemi possono nascere nel momento in cui non sai come dire agli altri e a te stesso cosa vuoi.
Da un lato c’è una imprenditrice che non sa come comunicare alle persone compiti operativi e responsabilizzarli ad atteggiamenti funzionali ad un clima in cui lavorare bene.
Dall’altro c’è un membro di un team che solleva in maniera generalizzata un tema senza rendersi conto che contiene un problema di tipo personale che non riesce a condividere con gli altri.
Nel primo caso, qual è la dinamica in cui si genera il malessere?
C’è un leader che non sa come comunicare con le sue persone, le sue persone lo percepiscono e ne approfittano. Il clima pesante è il sintomo che appare all’esterno come conseguenza.
Nel secondo caso, invece?
C’è una persona nel team che non sa esprimere un disagio che sente. La conseguenza è che sposta l’attenzione dall’argomento principale con l’intenzione, non consapevole, di far fallire il progetto.
Emerge quindi come il processo di comunicazione passi attraverso la chiarezza di ciò che vuoi comunicare: sensazioni, emozioni, contesti, del messaggio che vuoi esprimere, cosa vuoi ottenere e come lo farai.
Tu, come stai lavorando alla tua capacità di comunicare veramente chi sei, cosa vuoi e perché?
In Distinctive Mark, attraverso il coaching supportiamo la persona a:
- padroneggiare la capacità di dire le cose in maniera chiara e diretta, con leadership
- costruire relazioni basate sulla fiducia
- usare autorevolezza per farsi comprendere
- ottenere risultati appaganti.